La canapa come soluzione contro il cambiamento climatico

La canapa, pianta appartenente alla famiglia delle Cannabaceae, potrebbe davvero essere una perfetta alleata contro il cambiamento climatico. Non solo la coltivazione della pianta è sostenibile, ma diverse varietà di canapa riescono ad assorbire il carbonio.

Olio, Canapa

La canapa, da quando è stata “condannata” prima negli Stati Uniti e poi nella maggior parte dei paesi intorno agli anni ’30 del Novecento, non è più stata impiegata tanto quanto nel passato, quando invece risulta essere una vera soluzione sostenibile e può essere utilizzata in diversi settori, proprio perché estremamente versatile.

Inoltre, per la coltivazione della canapa non solo non sono necessari fertilizzanti, pesticidi, o diserbanti ma la pianta assorbendo molta luce cresce velocemente, facendo quindi risparmiare anche a livello energetico. La pianta inoltre è in grado di “preparare” il suolo per le culture successive perché piuttosto che consumarlo, aggiunge materia organica e aiuta a mantenere l’umidità.

La canapa è poi nota per la propria capacità di assorbire inquinanti come metalli pesanti, eppure in qualsiasi dibattito relativo ai cambiamenti climatici è molto raro sentirne parlare. Per quanto riguarda la canapa esistono ancora pregiudizi e paure, ma riconoscendone la ricchezza piuttosto che la spacciata pericolosità (che tra l’altro è connessa alla sola varietà che contiene alte quantità di THC) si potrebbe davvero investire verso un futuro più green.


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La canapa “nasconde” una ricchezza ancora sottovalutata

Pianta Canapa

La canapa, come anticipato, è una delle piante più versatili e a più rapida crescita al mondo. Le diverse varietà di canapa hanno spesso creato non poca confusione, ma la canapa cosiddetta sativa potrebbe seriamente essere salvifica.

La pianta che può raggiungere fino ai 4 metri di altezza in circa 100 giorni è stata riconosciuta come due volte più efficace degli alberi nell’assorbire e trattenere il carbonio. Basti pensare come 1 ettaro di canapa riesca ad assorbire dalle 8 alle 22 tonnellate di CO 2 all’anno, ben più di qualsiasi bosco.

Non solo, ma l’anidride carbonica viene trattenuta permanentemente nelle fibre di canapa. Ciò permette di utilizzare poi le foglie di canapa per creare diversi prodotti tra cui tessuti, medicinali, isolamento per edifici e cemento. Anche la BMW ad esempio, sta utilizzando la canapa per sostituire la plastica in varie parti dell’auto, come ha sottolineato un interessante articolo di The Guardian.