Tartarughe d acqua: specie, alimentazione e come prendersene cura

-
10/04/2019

Le tartarughe d acqua dolce sono ormai diventate degli animali domestici a tutti gli effetti: moltissime persone le hanno in casa ma prendersene cura non è semplice come verrebbe da pensare. Proprio come le tartarughe di terra, anche quelle acquatiche necessitano di alcune attenzioni importantissime: bisogna garantire loro il giusto habitat, oltre ad un’alimentazione corretta ed equilibrata. Prima di adottare questi rettili, quindi, conviene informarsi per bene ed essere sicuri di potersene occupare in modo responsabile.

In natura esistono diverse specie di tartarughe acquatiche, che si differenziano non solo per quanto riguarda l’aspetto esteriore ma anche per abitudini e stile di vita. Bisogna poi ricordare che il possesso di una razza in particolare deve essere denunciato per legge e si rischiano sanzioni anche piuttosto care se non lo si fa.

Tartarughe d acqua dolce: l’habitat perfetto

L’habitat perfetto per una tartaruga d’acqua dolce sarebbe un piccolo laghetto in giardino, collocato in una zona di mezz’ombra che riceva anche un po’ di raggi solari. Questi sono indispensabili per sintetizzare la vitamina D e assorbire il calcio necessario per la robustezza del carapace.

Purtroppo però in molte regioni d’Italia l’inverno diventa problematico perchè le temperature scendono anche sotto lo zero e quindi l’acqua tende a ghiacciare. Per questo motivo, si può optare per un più pratico acquario da tenere in casa ma ricordiamo che è importantissima l’illuminazione. Meglio quindi rivolgersi ad un negozio specializzato e predisporre tutto il necessario per garantire l’habitat migliore alle tartarughe.

Le specie più diffuse da adottare

Come abbiamo detto, esistono diverse specie di tartarughe d acqua dolce ma quelle più diffuse come animali domestici sono due: Trachemys scripta scripta e Trachemys scripta elegans.

Trachemys Scripta Scripta

Questa è una delle specie più diffuse come animali domestici e si può riconoscere dalle tipiche striature di colore giallo sul collo, sulla testa e sul ventre. Appartiene a quelle tartarughe d’acqua dolce che devono essere necessariamente denunciate. Questo perchè si tratta di esemplari che risultano invasivi e pericolosi per gli altri ecosistemi naturali. Essendo così diffuse a livello domestico, accade spesso che vengano rilasciate in corsi d’acqua intenzionalmente ma questo non si può fare ed è severamente proibito dalla legge. Sono piuttosto resistenti e si adattano bene a qualsiasi tipo di habitat, compreso l’acquario.

Trachemys Scripta Elegance

Appartenente sempre al genere Trachemys Scripta, anche questa tartaruga d’acqua deve essere denunciata obbligatoriamente, per lo stesso motivo che abbiamo spiegato poco fa. Si può riconoscere per via delle caratteristiche macchie rosse ai lati della testa e può raggiungere al massimo una lunghezza di 30 cm. Anche questa specie si adatta molto bene ai diversi habitat ed è tra le più diffuse ed adottate.

Come prendersi cura delle tartarughe d acqua

Le tartarughe d’acqua dolce non sono troppo impegnative, ma è bene ricordare che stiamo sempre parlando di esseri viventi. Dobbiamo quindi prendercene cura e garantire loro tutto il necessario affinchè possano stare bene e in salute.

Tartarughiera: è la sistemazione giusta?

Spessole tartarughe ci vengono vendute in una tartarughiera, ma è bene ricordare che non è la sistemazione ideale per questi rettili. Certo, la possiamo utilizzare se dobbiamo spostarci, andare in vacanza o portare le nostre tartarughe da un’amica per un breve periodo. Se vogliamo però che le nostre tartarughe siano davvero in un habitat perfetto per loro dobbiamo preoccuparci di trovare un terracquario bello ampio.

Molto utile può rivelarsi la pompa per il filtraggio dell’acqua, perchè le nostre tartarughine tendono a sporcare parecchio specialmente quando mangiano. Per evitare di impazzire nel pulire costantemente la vasca, possiamo scegliere un acquario già dotato di un sistema di filtraggio che anche se più costoso ci risparmierà un sacco di fatica!

E’ importante che nell’acquario vi sia la possibilità per le tartarughe di uscire dall’acqua e rimanere su un sasso o su un qualsivoglia supporto fuori dall’acqua.

L’importanza dei raggi UVA e UVB

Il terracquario deve essere dotato anche di una lampada a raggi UVA e UVB: fondamentale per mantenere in salute le tartarughe d acqua ed evitare che si ammalino. Questi rettili infatti hanno proprio bisogno sia dei raggi UVA che dei raggi UVB. I primi sono fondamentali perchè sono in grado di stimolare l’attività riproduttiva e l’appetito mentre i secondi sono indispensabili per la sintesi di vitamina D3, che permette un completo assorbimento del calcio.

Alimentazione: cosa mangiano le tartarughe d’acqua?

Le tartarughe d acqua sono onnivore e quindi hanno bisogno di un apporto equilibrato sia di carne che di vegetali. Sono assolutamente da evitare, invece, la frutta, i mangimi per altri animali domestici come cani e gatti, pasta e pane. Potrebbero essere deleteri per questi piccoli animali.

Come gestire il letargo nelle tartarughe d’acqua

Le tartarughe d’acqua, così come la maggior parte dei rettili, vanno in letargo. Se però le teniamo dentro casa in un terracquario potrebbero saltarlo, perchè in tal caso non avvertirebbero il cambio di temperatura. E’ però importante ricordare che anche se l’abbiamo addomesticata, la tartaruga deve rispettare le sue “regole” naturali e non è giusto privarla del letargo, anche perchè se lo salta per troppi anni potrebbe ammalarsi ed indebolirsi.

Come fare quindi? Semplice: possiamo fare in modo che la nostra tartaruga vada in letargo quando è il momento giusto per farlo. Con l’arrivo dell’inverno, dobbiamo abbassare gradualmente la temperatura del terracquario e noteremo che i movimenti della nostra tartaruga saranno sempre più lenti. Significa che si sta preparando al letargo! Una volta che sarà pronta e che nella vasca ci sarà una temperatura di 5° possiamo lasciarla dove si è collocata e lasciarla riposare fino a quando non si risveglierà con la primavera.

Non è necessario fare entrare in letargo la tartaruga tutti gli anni, ma sarebbe importante farlo almeno un anno sì ed uno no, in modo che possa seguire il suo ordine naturale. Anche se la abbiamo addomesticata, non dobbiamo dimenticare che ha una sua fisiologia e delle necessità prettamente animali da rispettare.