Acido Cloridrico: caratteristiche, impieghi e tossicità
L’acido cloridrico è un idracido presente in natura ma impiegato anche per altri scopi e quindi sintetizzato anche in laboratorio. Come vedremo tra poco, l’acido cloridrico viene oggi utilizzato in diversi settori ma trattandosi di un acido ha un grado di pericolosità per la salute umana non indifferente.
L’acido cloridrico è un acido che può avere diversi utilizzi ma ha anche una certa pericolosità. In passato si sono susseguiti alcuni incidenti che hanno portato delle persone alla morte per via del contatto diretto con l’acido cloridrico, che ha un potere corrosivo davvero molto forte.
Acido cloridrico: caratteristiche e utilizzi
Quando parliamo di acido cloridrico ci riferiamo in realtà alla soluzione acquosa di questo composto, che propriamente andrebbe chiamato cloruro di idrogeno. Questo idracido ha formula chimica HCI ed è un acido minerale forte, composto da idrogeno e cloro, che in soluzione acquosa si ionizza completamente.
L’acido cloridrico si presenta a temperatura ambiente come un acido gassoso, incolore ma dall’odore fortemente irritante per le vie respiratorie umane. Altamente corrosivo, può essere pericoloso quindi non deve essere inalato e non deve entrare in contatto con la pelle o con le mucose.
Produzione e utilizzi dell’acido cloridrico
L’acido cloridrico si trova in natura e vi sorprenderà sapere che è una parte costituente del succo gastrico nel nostro stomaco. Può avere origine anche dalle eruzioni vulcaniche ed è uno dei residui dei processi di combustione che coinvolgono il cloro e la materia organica: per questo motivo se ne possono trovare tracce anche nell’atmosfera.
Ad oggi, questo acido viene impiegato in diversi settori e la produzione annuale di questo composto è stimata intorno ai 20 milioni di tonnellate.
L’acido cloridrico viene utilizzato in diversi settori e in particolare per i seguenti scopi:
- Trattamento dei minerali e dei fosfati grezzi;
- Trattamento e decapaggio dei metalli;
- Additivo alimentare;
- Lavorazione dei metalli, della plastica e della gomma;
- Reagente nell’analisi chimica;
- Pulizie;
- Produzione di composti organici sintetici come il poliuretano.
Tossicità e pericoli dell’acido cloridrico
L’acido cloridrico è classificato come un inquinante atmosferico. Inoltre può essere dannoso per la salute umana. La sua pericolosità è legata al suo grado di corrosività che può intaccare gli organi e le vie respiratorie.
Se l’esposizione con questo agente è breve, gli effetti possono essere i seguenti:
- Bruciore al sistema respiratorio;
- Bruciore agli occhi.
Il problema è quando l’esposizione è prolungata o continuativa, perché può dare luogo ai seguenti effetti:
- Tosse;
- Insufficienza respiratoria;
- Irritazione bronchiale;
- Erosione dentale;
- Eruzioni cutanee (macchie rosso scuro su qualsiasi parte del corpo).
Trattandosi dell’acido più corrosivo esistente, il contatto diretto con l’acido cloridrico può causare delle reazioni di tossicità molto gravi e deve essere assolutamente evitato.
Inquinamento ambientale e atmosferico
Ad oggi le grandi produzioni di acido cloridrico determinano anche un suo rilascio nell’ambiente e nell’atmosfera e questo è sicuramente un problema da contrastare. Se infatti in natura può essere presente di suo, l’immissione di questo acido nell’ambiente in grandi quantità può alla lunga provocare degli effetti dannosi per l’ecosistema. Considerate che ad oggi, solamente negli Stati Uniti, vengono rilasciati nell’aria, nel sottosuolo e nelle acque oltre 270 milioni di kg all’anno di questo agente altamente dannoso e corrosivo.