Finferli: qual è il periodo migliore per cercarli e come riconoscerli
I finferli (chiamati anche galletti) sono tra i funghi più apprezzati e pregiati che si possono trovare nei boschi italiani, naturalmente insieme ai porcini che meritano senz’altro di essere almeno nominati. Diffusi in gran parte delle zone montuose della Penisola, i finferli sono considerati il prezzemolo dei funghi perchè si prestano a moltissime ricette e possono essere consumati in mille modi differenti. Il loro sapore, deciso ma non invadente, li rende tra i più apprezzati a livello culinario e gli appassionati sanno bene che è arrivato il periodo di andare alla ricerca di questi squisiti funghi.
Anche quest’anno però è il caso di fare le solite raccomandazioni, perchè purtroppo nei nostri boschi sono presenti moltissime specie di funghi velenosi, alcune delle quali spossono portare anche alla morte. Un fungo in particolare assomiglia moltissimo al finferlo e non a caso è stato responsabile di diverse intossicazioni.
Per questo motivo, se avete intenzione di andare a cercare finferli vi conviene prima leggere il nostro approfondimento. Vedremo come riconoscere questi deliziosi funghi, qual è il periodo giusto per cercarli e come evitare di confonderli con specie velenose.
Finferli: aspetto e caratteristiche
I finferli (nome scientifico Cantharellus cibariussi) si riescono a riconoscere piuttosto facilmente perchè hanno un aspetto e delle caratteristiche che ritroviamo in pochissime altre specie. Prestando dunque attenzione ad alcuni dettagli possiamo evitare di sbagliarci e di incorrere in errori che potrebbero rivelarsi fatali.
Il finferlo si riconosce prima di tutto per via del cappello che è particolarissimo in quanto ha un colore che va dal giallo all’arancione, dei bordi assolutamente irregolari e della forma che è convessa a differenza del porcino per esempio. La parte sottostante del cappello è ricca di pseudo-lamelle (creste) piuttosto robuste e sottili, dello stesso colore della parte superiore. Le dimensioni dei finferli sono piuttosto ridotte ed il gambo di questi funghi è sempre dello stesso colore delle altre parti, abbastanza tozzo e corto.
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Habitat e periodo di crescita
I finferli tendono a crescere in gruppo nei boschi di aghifoglie e latifoglie. Il periodo migliore per andare alla ricerca di questi squisiti funghi va da luglio ad ottobre, ma ad alcune altitudini è possibile trovare esemplari anche ad inizio novembre sebbene sia un’eventualità molto rara. L’estate è comunque la stagione migliore per trovare i finferli, specialmente nelle giornate di luna calante dopo piogge o temporali.
Finferli: attenzione ai sosia velenosi
Come abbiamo accennato, i finferli sono piuttosto semplici da riconoscere ma ci sono funghi velenosi che spesso e volentieri sono stati consumati perchè scambiati proprio per questa specie. Si tratta dell’Omphalotus olearius, chiamato anche fungo dell’olivo. In verità con un po’ di attenzione lo si riesce a riconoscere e distinguere dal finferlo, specialmente osservando la parte sottostante il cappello che non presenta creste bensì lamelle. A differenza dei finferli inoltre, i funghi dell’olivo crescono in gruppi che sembrano dei veri e propri mazzetti: la parte iniziale del gambo è spesso condivisa sicchè se ne raccogliamo uno preleviamo inevitabilmente anche gli altri. Questi “sosia” dei finferli sono velenosi, quindi attenzione a raccoglierli.