Pesticidi: peperoni e melanzane extraeuropei a rischio per la salute

Ancora un allarme per la salute dei consumatori italiani. Alcuni controlli approfonditi alla frontiera, hanno evidenziato la presenza in peperoni freschi e melanzane da paesi non appartenenti all’Europa, specie dalla Turchia, di componenti chimici pericolosi.

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Ancora un altro allarme a livello alimentare in Europa. Lavare frutta e verdura prima del consumo sembra non bastare per difendere dal tipo di pesticidi presenti su alcuni prodotti. Questa volta a finire nel mirino dei prodotti pericolosi sono peperoni freschi e melanzane, in particolare provenienti dalla Turchia e dai Paesi d’oltreoceano come il Messico.

Su 46 campioni analizzati, 6 di questi sono risultati contenere quantità eccessive di pesticidi, come informa la Divisione della salute pubblica del DSS. Sono stati analizzati 46 campioni di diverse qualità di peperoni (34) e di melanzane (12) freschi provenienti da Paesi non-Ue. Di questi il 13% è risultato essere non adatto agli standard europei sulla sicurezza alimentare.

I campioni di peperoni analizzato hanno evidenziato la presenza di tanti pesticidi diversi. In particolare il principio attivo più tossico rintracciato è il formetanato, un insetticida-acaricida. Sempre di più si verificano casi del genere, che fanno molto preoccupare per la salute dei consumatori europei, che non possono essere certi dei prodotti che mettono sulle loro tavole.


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Melanzane e peperoni contaminati: pesticidi oltre le soglie Ue su alcuni campioni

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Su un campione di melanzana proveniente dalla Turchia è stato trovato il pesticida Acetamiprid; mentre su quattro provenienti dal Messico è stato rinvenuto il Clorotalonil e il Dinotefuran, la Fenpropathrin e il Metomil. Infine un altro campione aveva livelli di Formetanato del 400% superiore alla soglia di tossicità europea.

A occuparsi del sistema di controllo alimentare europeo è RASFF che controlla e segnala incongruenze in caso di prodotti provenienti da Paesi extraeuropei attuando anche respingimenti all’importazione della merce alla frontiera esterna dell’UE con l’indicazione “risk decision: serious”.

Tuttavia, se le importazioni passano per la Svizzera non ci sono controlli alla frontiera per la presenza di pesticidi. Questo crea ovviamente chiari problemi per la salute dei consumatori. L’Ue deve mettere in atto maggiori controlli: con un sistema di import-export sempre più attivo e una quantità sempre maggiore di prodotti in circolazione su suolo extraeuropeo c’è bisogno di un sistema più rigido che tutela la salute dei consumatori.