Tartufo: varietà, habitat e periodo di crescita in Italia

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20/09/2020

Tartufo

Il tartufo è il re dei funghi: pregiato ed apprezzato in tutto il mondo, in Italia sono diverse le zone in cui cresce ma ne esistono moltissime varietà differenti, che conviene conoscere. Riuscire a trovare il tartufo non è per nulla semplice: molti si affidano all’insuperabile olfatto dei cani come il Lagotto Romagnolo, che tra tutte le specie è il più abile anche se deve essere comunque addestrato.

Oggi vediamo quali sono le varietà da conoscere di tartufo: quelle che crescono nel nostro Paese. Scopriamo anche qual è il loro habitat, in quali condizioni si sviluppano più facilmente a qual è il periodo giusto per andare alla ricerca del tartufo, questo particolarissimo e pregiato fungo.

Tartufo: le varietà che crescono in Italia

In Italia esistono moltissime varietà di tartufo, tutte appartenenti alla specie Tuber, ma alcune di queste non sono commestibili. A livello normativo, nel nostro Paese è consentita la raccolta e la commercializzazione di 9 specie, ma sono in realtà 6 quelle più apprezzate. Vediamo insieme quali sono le loro caratteristiche, dove crescono e qual è il periodo giusto per cercarle.

Tartufo bianco pregiato

Il bianco pregiato (nome scientifico Tuber Magatum Pico) è la specie più pregiata e costosa. In Italia cresce esclusivamente in Piemonte, nei boschi di querce, salici, pioppi e tigli. Questa varietà si riconosce immediatamente per via del suo aspetto e in particolare del colore, che è più chiaro rispetto a quello delle altre specie. Il tartufo bianco pregiato è infatti color crema ed è fortemente aromatico. Questa varietà cresce spontameamente tra ottobre e dicembre.

Tartufo nero pregiato

Il tartufo nero pregiato cresce soprattutto in Toscana, ma lo si può trovare anche in altre regioni. Predilige i boschi poco ventilati con presenza di noccioli, tigli, cerri, lecci e rovelle e anche questa è una specie pregiata, sebbene si collochi un gradino sotto rispetto al tartufo bianco. La forma di questo fungo è tondeggiante mentre il colore è bruno nerastro, con leggere sfumature ruggine. L’interno è invece chiaro. Questa varietà si raccoglie tra dicembre e marzo.

Tartufo bianchetto

Il bianchetto è simile nell’aspetto a quello bianco pregiato ma ha un valore inferiore. Cresce in tutta la Penisola italiana e predilige boschi di cerri, lecci, larici, conifere, cedri, abeti, in alcuni casi anche pini. Questa specie ha lo stesso colore del tartufo bianco pregiato, ma quando raggiunge la maturazione diventa più scura. Cresce tra gennaio ed aprile ed è caratterizzato da un sapore meno delicato rispetto a quello pregiato, con evidenti note di aglio.

Scorzone (t. nero estivo)

Lo scorzone assomiglia molto al tartufo nero pregiato, ma lo si può riconoscere dalla gleba ossia dall’interno, che ha un colore più tendente al giallo scuro. L’habitat perfetto per lo scorzone sono i terreni sabbiosi dove crescono lecci, pini, noccioli, roveri e faggi. La raccolta di questa specie è più tardiva e avviene tra maggio ed ottobre.

Tartufo nero invernale

Il t. nero invernale infine è quello che si rischia maggiormente di confondere con il nero pregiato. Si può tuttavia distinguere sempre osservando la gleba che è molto scura e ricca di venature. Questa varietà cresce tra gennaio ed aprile in tutta Italia.