Donnola: dove vive, cosa mangia e in cosa è diversa dalla faina

-
19/02/2018

La donnola (nome scientifico mustela nivalis) è un mammifero di piccole dimensioni che appartiene alla famiglia dei mustelidi, proprio come il tasso, la puzzola e la faina. Il suo aspetto elegante, con un corpo affusolato ed armonico, rendono la donnola un esemplare davvero molto carino, che si può trovare allo stato selvatico ma si può anche addomesticare. Il carattere delle donnole, come vedremo, non è proprio docile: anzi, questo mammifero tende anche a diventare piuttosto aggressivo se non viene educato ed ammaestrato sin da piccolo. La donnola domestica, però, può essere paragonata ad un gatto: coraggiosa e giocherellona, sa essere un’ottima compagna. 

Dove vive la donnola? Habitat prediletti

La donnola selvatica è diffusa in tutta l’Europa, in Asia, nel Nord America e nell’Africa settentrionale. La si può trovare nei tronchi degli alberi o in alcune cavità nel terreno e popola sia boschi che campi, fino ad un’altitudine di 2.800 metri. Riuscire a vedere le donnole non è sempre facile: si tratta infatti di un animali notturni, che di giorno raramente escono dalla propria tana. Cacciano durante la notte, e trascorrono gran parte della giornata nascoste (cosa che, viste le sue piccole dimensioni, le riesce particolarmente bene).

Donnola: cosa mangia?

La donnola è un animale carnivoro, ma la sua alimentazione cambia a seconda dell’habitat: tra le sue prede preferite troviamo lepri, conigli, topi ed uccellini di piccola taglia. Le donnole che vivono lungo i corsi d’acqua mangiano anche rane, insetti e piccoli serpenti. L’alimentazione di questi mammiferi è quindi piuttosto varia ma sempre rigorosamente carnivora. Come abbiamo detto, per nutrirsi la donnola caccia durante la notte: cosa che le permette di avere un leggero vantaggio sulle sue prede ed ottenere spesso successo, anche con animali più grandi di lei.


Leggi anche: Faina: il predatore notturno che minaccia le galline nel pollaio

Donnola domestica: dolce come un gatto

La donnola selvatica può essere addomesticata quando è ancora molto piccola. In questo caso diventa un vero e proprio animale da compagnia, tanto quanto un gattino. Anche se il suo carattere, come abbiamo accennato, tende ad essere piuttosto aggressivo, se addomesticata diventa mansueta e dolcissima, giocherellona e davvero molto simpatica. Non c’è quindi da preoccuparsi: se allevata sin da molto piccola anche questa creatura può diventare un membro della famiglia ed essere assolutamente innocua.

Donnola o faina? Vediamo le differenze

FainaSpesso la donnola viene confusa con la faina: un altro mammifero appartenente alla famiglia dei mustelidi ma decisamente diverso, sotto vari aspetti. Le principali differenze tra le donnole e le faine sono le seguenti:

  • La donnola è più piccola della faina: misura infatti dai 12 ai 30 cm massimo di lunghezza e pesa al massimo un paio di etti. La faina, al contrario, raggiunge tranquillamente anche i 45 cm di lunghezza ed è quindi più grande.
  • La faina non si spinge mai oltre i 2.000 metri di altitudine, mentre la mustela nivalis come abbiamo visto arriva anche a 2.800 metri di altezza.

Per quanto riguarda l’aspetto fisico, le donnole e le faine sono piuttosto simili se non consideriamo le dimensioni. Entrambe hanno un pelo fulvo e soffice, che sul ventre diventa grigio o bianco.

Ti potrebbe interessare anche…