Litio: cosa c’è da sapere
Il litio è un elemento chimico, il suo simbolo è Li. Appartiene al gruppo dei metalli alcalini. Ha la caratteristica di ossidarsi molto rapidamente quando viene in contatto con acqua e aria. Vediamo insieme tutto quello che c’è da sapere su questo elemento, dalla sua scoperta ai suoi utilizzi odierni.
Di tutti gli elementi solidi è il più leggero (0,535 g/cm2), viene infatti usato soprattutto per la realizzazione delle leghe che conducono il calore, nelle batterie e anche per realizzare alcuni farmaci come per esempio gli antipsicotici. Quando il litio è scaldato, si produce una fiamma color cremisi. Se invece brucia intensamente, ecco che la fiamma diventa di un colore bianco brillante.
Litio: scoperta, caratteristiche e utilizzi più comuni
Fu scoperto in Svezia da un chimico brasiliano, in una miniera dell’isola di Uto. Qui scoprì la petalite, un minerale che conteneva litio. Era il1800 quando tale minerale fu scoperto ma solo 17 anni dopo un chimico svedese (Arfwedson) scoprì che in questo minerale vi era un elemento nuovo, i cui composti erano simili al potassio e il sodio.
Dette il nome al nuovo elemento, lithoion, traslitterato poi come lithos che vuol dire “pietra”. Tale nome fu dato per indicare appunto dove venne scoperto. Successivamente scoprì e dimostrò che il litio era presente anche nella spodumene e nella lepidolite.
Tanti i tentativi di isolare i sali di litio da parte di Arfwedson e Gmelin, colui che osservò per la prima volta che il litio da al fuoco un colore rosso acceso. Fu Brande poi a isolarlo. Ciò portò inevitabilmente alla commercializzazione del litio, ma solo nel 1923. Inizialmente veniva usato per creare lubrificanti e saponi utili per i motori aeronautici.
Gli usi più comuni del litio
Ha un potenziale di elettrodo molto elevato, per questo motivo viene utilizzato per la realizzazione di batterie. Viene usato anche in varie applicazioni per il trasferimento di calore. E’ stato poi usato l’ossido di litio per trattare la silice e ridurre così viscosità e punto di fusione del materiale.
In questo modo è stato utilizzato per diverse ceramiche e vetri. Gli ossidi di litio per esempio sono componenti di stoviglie. L’uso del litio per i vetri e le ceramiche è quello più comune. Ancora il litio viene usato per i grassi lubrificanti e questo è il suo terzo maggiore impiego. Quando viene riscaldato insieme a un grasso produce un sapone di stearato di litio. Sapone utilizzato come addensante per gli oli ma anche come lubrificante.
I metallurgica viene impiegato nella saldatura o nella brasatura come fondente. Quando infatti si usa il litio metallico, questo porta alla fusione dei metalli, assorbendo le impurità ed eliminando anche la formazione degli ossidi. Il litio viene usato anche per realizzare leghe di metallo con cadmio, alluminio, manganese e rame.
Ultimamente però si sente parlare molto del litio nel campo della medicina. Questo perché viene usato nella cura del disturbo bipolare dell’umore, in particolare il citrato di litio e il carbonato di litio. Permette infatti di rendere stabile l’umore di un soggetto. Nel disturbo bipolare di tipo I è il farmaco d’elezione.
Non dimentichiamoci però che ci sono controindicazioni. Può essere tossico in grandi concentrazioni. Ecco perché i farmaci devono essere prescritti unicamente da un medico.